In questi giorni in UK sta avendo luogo un intenso dibattito riguardo i cambiamenti che l’attuale governo (nella persona di Jeremy Hunt, attuale Health Secretary) vuole imporre ai contratti dei Junior Doctors, nel dichiarato intento di estendere la copertura del servizio sanitario nazionale (l’NHS) anche ai weekend, dato che “6000 persone ogni anno muoiono perche’ non abbiamo un efficiente servizio 7/71”. Cosa significa tutto cio’?
Bisogna fare una premessa e spiegare alcuni termini:
- Junior Doctor: In breve tutti i medici, a eccezione dei primari;
- BMA: British Medical Association, il sindacato dei medici britannico;
- GP: General Practioner: il nostro Medico di Medicina Generale;
- DDRB: Review Body on Doctors’ and Dentists’ Remuneration, ente che provvede raccomandazioni al governo sulle modifiche ai salari e ai contratti di medici e dentisti;
- Banding: supplemento sul salario in base al numero di ore “antisociali” (notti, weekend, festivi); include inoltre delle misure per salvaguardare la salute dei medici (es. limite alle ore settimanali, pause obbligatorie durante i turni);
- Fixed leave: periodo in cui (in alcuni ospedali) si e’ obbligati a prendere i propri giorni di ferie, impedendo ai Juniors di gestire, ad esempio eventi inattesi;
- Industrial action: qualsiasi misura indetta da un sindacato per ridurre la produttivita’ come forma di protesta (es. sciopero)
(fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Industrial_action).
La storia inizia parecchio tempo fa: gia’ nel 2011 NHS Employers (l’associazione che rappresenta le fondazioni ospedaliere) inizio’ a studiare una soluzione per un nuovo contratto; nel 2014 la BMA si ritiro’ dal negoziato, in virtu’ della volonta’ di evitare di dover prendere decisioni capaci di pesare sulla patient safety, sul benessere dei medici e sulla capacita’ economica dell’NHS2. In seguito, nel 2015, la DDRB stilo’ un rapporto riguardo nuovi cambiamenti contrattuali necessari per i Junior Doctors e il governo auspico’ una ripresa del negoziato; ciononostante la BMA si rifiuto’, considerando l’attuale proposta ancor peggiore della precedente.
Il rapporto della DDRB su cui il governo ha incentrato la propria azione prevede, tra le altre cose3:
- L’ estensione del “standard time” lavorativo da 60 a 90 ore a settimana ovvero dalle 07:00 alle 22:00 (attualmente 07:00-19:00). Si tratta delle ore non soggette a remunerazione aggiuntiva;
- La fine del banding e delle “salvaguardie” (esiste una normativa europea, ma e’ meno stringente – un medico con un turno di 11 ore avrebbe a disposizione una sola pausa di 20 minuti);
- La rimozione del supplemento di paga per chi e’ nel percorso formativo per diventare GP (che garantisce un salario pari a quello degli specializzandi ospedalieri) in favore di un aumento flessibile (giudicato incerto e a rischio di rimozione dalla BMA);
- Incremento salariale basato sul grado di formazione in opposizione al sistema attuale basato sul numero di anni lavorativi trascorsi, con un numero inferiore di “gradini” salariali: la BMA teme che questa misura penalizzi chi decida di cambiare specialita’ o scelga di interrompere il lavoro per ricerca o per motivi familiari;
- Nessuna azione riguardo ai fixed leave.
Il governo ha espresso a settembre l’intenzione di voler imporre il nuovo contratto, scatenando l’ira dei Junior Doctors che hanno sottolineato ripetutamente come gia’ esista un servizio nel weekend composto dai medici e dal personale di guardia, mancando pero’ un adeguato supporto (Imaging, Fisioterapia, Farmacia etc); la BMA ha previsto una industrial action, mentre centinaia di medici hanno manifestato a Manchester e a Londra4,5, giudicando le nuove condizioni dannose per la salute dei medici e quindi dei pazienti.
Va notato infine che il Galles e la Scozia hanno rifiutato l’imposizione delle nuove condizioni contrattuali (l’Irlanda del Nord non ha proferito in materia). Si teme che migliaia di medici decidano di emigrare in queste aree, oltre che in Australia (da sempre meta preferita dei britannici) e Nuova Zelanda, creando un danno immenso per l’ NHS.
In questi giorni sono in corso incontri della BMA con i medici di tutte le regioni al fine di decidere sulle azioni da intraprendere, ma la prospettiva di uno sciopero dei medici (il primo in circa 40 anni) si fa sempre piu’ reale.
Articolo a cura di Shylock ( SHO in Mersey Deanery)
Fonti:
- https://www.gov.uk/government/speeches/making-healthcare-more-human-centred-and-not-system-centred (discorso di J. Hunt al King’s Fund)
- http://www.nhsemployers.org/your-workforce/pay-and-reward/national-negotiations/timeline-for-junior-doctors-contract-negotiations
- http://bma.org.uk
- http://www.manchestereveningnews.co.uk/news/greater-manchester-news/junior-doctors-march-through-manchester-10161403
- http://www.standard.co.uk/news/london/london-doctors-stage-whitehall-protest-over-government-contract-plans-a2957486.html