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BILANCIO SSM 2017: COSA NON HA FUNZIONATO?

La nostra Associazione si distingue da sempre per il distacco e l'obiettività nel soppesare l'operato delle istituzioni; essendo apartitica e apolitica, senza ruoli formali all'interno del Ministero, noi membri non siamo inclini né alle critiche né ai plausi aprioristici. Facciamo dunque un bilancio su cosa ha funzionato e cosa no.

COSA HA FUNZIONATO?

1) La predisposizione dei quesiti: sono stati finalmente selezionati dei quesiti clinici, non meramente nozionistici, che hanno permesso di valutare la preparazione di laureati in Medicina e Chirurgia e non in Biologia.

2) La sicurezza: abbiamo inviato delegati di Medicinformazione in diverse sedi concorsuali e abbiamo potuto apprezzare come i controlli siano stati scrupolosi, i dispositivi elettronici sequestrati e, in alcune sedi scelte appositamente, non vi era la copertura telefonica. I vigilanti erano in numero di 1/10 candidati e hanno fatto rispettare le regole.

3) Le implementazioni del nuovo concorso: test unico, graduatoria unica con scelta ex post della specializzazione e la riduzione del peso curricolare sono stati capisaldi della nostra mobilitazione negli ultimi anni; abbiamo accolto queste migliorie con indubbio favore.

COSA NON HA FUNZIONATO?

1) I tempi: il concorso si sarebbe dovuto svolgere a fine Luglio; si è svolto invece a fine Novembre. Abbiamo seguito quotidianamente lo stucchevole rimpallo tra Miur e Ministero della Salute sulla vicenda dell'accreditamento delle scuole, peraltro non risolutiva. Risultato? I candidati che vinceranno il contratto di specializzazione lontano da casa lo sapranno poco prima di Natale e, 3 giorni dopo, dovranno aver già provveduto a salutare amici, fidanzati e familiari, ad affittare una casa in una nuova città, a sbrigare le pratiche universitarie di immatricolazione. Natale con la valigia aperta sul letto e il cuore in gola e il 29 Dicembre pronti ed efficienti in un nuovo reparto, di una nuova città, a volte in una specializzazione avulsa dal percorso intrapreso fino a quel momento.

2) Le microsedi d'esame: a dispetto di quanto precedentemente annunciato, il Miur non è riuscito a garantire lo svolgimento delle prove in tre macrosedi: Nord, Centro e Sud. L'inevitabile eterogeneità logistica ha fatto sì che, in alcune sedi, i punteggi fossero mediamente più alti del resto d'Italia di 4-5 punti. Rispetto agli anni passati c'è stato comunque un miglioramento ma questo non è sufficiente.

3) La commissione nazionale incaricata di validare i quesiti d'esame prima dello svolgimento della prova: quest'anno, a non voler esser pignoli, c'erano almeno 3 domande con risposte o totalmente sbagliate o con duplice risposta esatta. Ci chiediamo quale sia allora il ruolo di questa commissione? Inoltre pretendiamo che i membri della commissione nazionale che abbiano parenti di primo o secondo grado impegnati nel concorso di specializzazione facciano un passo indietro onde evitare l'inevitabile conflitto di interessi.

4) La comunicazione: il Miur non ha comunicato nulla ai candidati per tempo; noi stessi, come Associazione di rappresentanza, abbiamo fatto enorme fatica a prendere contatti con questo dicastero. Il colmo? Ad oggi non sappiamo la grandezza dello scaglione chiamato a scegliere dopodomani. Prima del 13 Dicembre non sapremo nemmeno se alcuni candidati potranno scegliere per via telematica o dovranno recarsi al Miur e scegliere in sede. Tutto sembra sempre precario, improvvisato, imprevedibile.

5) Gli scaglioni di scorrimento della graduatoria: contro ogni logica, considerati anche i tempi ristretti tra concorso e inizio delle attività ospedaliere, il sistema di graduatoria ideato dal Cineca permette la scelta a 1000 candidati per volta per ogni scaglione. Risultato? Oggi, 9 Dicembre, sono stati assegnati soltanto 1000 candidati sui 6700 aventi diritto. Inoltre considerato che i candidati posizionati nei primi posti hanno un ampio ventaglio di scelte, sarebbe stato lineare fare i primi scaglioni più ampi e gli ultimi, con poche opzioni rimaste, più ristretti. Come se non bastasse, nonostante il sistema sia automatizzato, il sabato e la domenica non vengono considerati, rallentando ulteriormente lo scorrimento della graduatoria stessa. Senza senso!

6) La mancata redistribuzione dei contratti di specializzazione: i candidati che, una volta assegnati a una scuola di specializzazione, non perfezioneranno l'immatricolazione, inevitabilmente "bruceranno" quel contratto di formazione specialistica, che non potrà essere riassegnato. Risultato? Abbiamo condotto mesi di battaglie per l'aumento dei contratti di specializzazione e circa un 10% verrà sprecato per questo motivo; infatti le graduatorie del concorso SSM e del Concorso di Formazione in Medicina Generale sono uscite praticamente in contemporanea non permettendo a molti candidati, per via degli scorrimenti, di capire se risulterebbero collocati in posizione utile in una, nell'altra, o in entrambe le graduatorie.

In conclusione pur accogliendo positivamente lo sforzo innovatore del Miur non possiamo ritenerci soddisfatti. Dispiace dover  sottolineare come molti degli errori commessi in questo concorso si sarebbero potuti evitare dialogando con la nostra Associazione in maniera trasparente e con maggiore assiduità.

Chiediamo al Miur di  predisporre immediatamente tutte le modifiche necessarie affinché il concorso SSM 2018 possa svolgersi nei tempi e nei modi congrui a garantire la serenità di tutti i candidati; aspettare le nuove elezioni e il cambio di governo vorrebbe dire ripartire nuovamente da zero con l'inevitabile dilazionarsi delle tempistiche.

 

Diego De Angelis
Presidente Medicinformazione

AVETE CALCOLATO BENE LA VOSTRA MEDIA?

Riportiamo, affinché siano accessibili a tutti, le implementazioni che i tecnici del Cineca stanno mettendo in atto riguardo il calcolo dei parametri del CV di ciascun candidato.

 

 

PREMESSA

In data 29 settembre 2017 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 29 settembre 2017 n. 720, in merito al “Bando SSM 2016/2017”.

 

Il decreto descrive le modalità di svolgimento dei concorsi di ammissione a livello nazionale alle Scuole di specializzazione per l’anno accademico 2016/2017.

 Lo scopo del presente documento è quello di descrivere le configurazioni ottimali del sistema Esse3, in particolare sulla gestione della fase concorsuale e della successiva immatricolazione.

Decreto Ministeriale 29 settembre 2017 n. 720:

 

http://www.miur.gov.it/web/guest/-/bando-ssm-2016-2017

NUOVE IMPLEMENTAZIONI

 

Elenco iscritti all'esame di stato per l'abilitazione alla professione di Medico Chirurgo

Nell'ambito del Concorso di ammissione alle Scuole di Specializzazione in Medicina per l'a.a. 2016/2017 (D.M.720/2017), il MIUR richiede agli atenei l'invio dei dati relativi ai laureati in Medicina e Chirurgia che si sono Iscritti presso gli Ateneo alla prossima sessione dell'Esame di stato prevista per il 18 febbraio 2018.

A tal proposito è possibile creare un'estrazione dati tramite la funzione applicativa "Elaborazione query", della quale si fornisce un esempio:

 

 

e richiede come parametri:

  • AA_ID: anno accademico dell'esame di stato
  • TEST_ID: identificativo dell'esame di stato

 

Estrazione dati relativa alla media

 

E' stata rilasciata una modifica all'estrazione dati (codice MEDIA_SPEC) già prevista per la scorsa tornata concorsuale,  per produrre un file nel formato "CF;voto;lode;media;tesi sperimentale" considerando le modalità di calcolo della media indicati dal DM.

Universitaly fornirà agli atenei l'elenco dei codici fiscali delle persone per le quali richiede la media (e la certificazione di laurea contenente la media).


In particolare l'unica variazione rispetto alla versione precedente riguarda l'indicazione riguardante l' "eventuale carattere sperimentale della tesi", come da articolo 5, comma 5.

Tale dato viene determinato tramite la configurazione delle tipologie di tesi, definibile dalla maschera "Tipi tesi".

Le tesi considerate "sperimentali" sono quelle associate ad una tipologia MIUR S (Sperimentale o di Ricerca) o D (Sperimentale con mobilità internazionale), come da esempio:

 

 

ATTENZIONE: come nelle scorse tornate concorsuali, la funzione di calcolo della media prevede di considerare tutti gli esami superati dallo studente, escludendo:

  • attività didattiche sovrannumerarie
  • attività didatticheche nel libretto sono state marchiate come da "escludere dal calcolo della media".

Poichè un ateneo ha contestato questa logica, proponiamo anche una modalità di calcolo "alternativa" che consente di includere nel calcolo della media tutte le attività didattiche superate, considerando quindi sia quelle sovrannumerarie sia quelle che sono state marchiate come da "escludere dal calcolo della media".

 

STORIA DI UN CAMICE GRIGIO

Quando, dopo le fatiche della Maturità, ci siamo spinti ad affrontare la prova del test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, non potevamo nemmeno lontanamente immaginare quello che avremmo dovuto affrontare da lì ai successivi 7 anni.
A 18 anni credi di sapere esattamente quello che vorrai fare nella tua vita.
A 18 anni hai la convinzione di poter sopportare tutto il peso del mondo.
Pieni di speranze ed entusiasmo affrontiamo quello che per noi è IL Test, senza essere, forse, pienamente consapevoli della sua vera importanza.
Poi, la Gioia: entriamo nel tanto agognato mondo delle matricole; abbiamo finalmente la possibilità di vedere il nostro sogno realizzato: diventare un Medico.
Mancano solo 35 esami alla meta.

Eccoci qua: esami fatti, tutti nei tempi, superati con non poco sacrificio da parte nostra e delle nostre famiglie.
Poi la laurea.
Grande traguardo... ma non basta: ora bisogna abilitarsi alla Professione.
Tre mesi di tirocinio, altro esame, poi, finalmente, Abilitati.
Intanto dalla laurea sono già passati 6 mesi.
Ora però ogni sacrificio sarà finalmente ripagato: potremo lavorare e mettere in pratica ciò che abbiamo appreso dai libri.
E qui inizia un altro calvario: sostituzioni, guardie mediche, turni di 24h in ambulanza... nella maggior parte dei casi sottopagati e sfruttati dagli stessi Colleghi che dovrebbero tutelare i nostri interessi.
"Ci siamo passati tutti... è la gavetta!".
"Io ho fatto di peggio per molto meno".
"Si sa... il sostituto paga pegno".

Ma va bene tutto, perchè a Luglio affronteremo l'ultima (ennesima) prova, quella che deciderà una volta per tutte del nostro futuro: il test di ammissione alle scuole di Specializzazione.
Ma... Sorpresa!
Il Ministero ha deciso che è necessario apportare delle sostanziali modifiche al Concorso.
Beh, lo sappiamo anche noi che andrebbe migliorato... ma è Maggio e aspettiamo che il bando esca da 9 mesi.
Ma che ci importa? Ci hanno promesso una graduatoria unica, macrosedi di concorso, una rivoluzione nelle modalità della prova... finalmente un concorso all'insegna della MERITOCRAZIA!
Sì,
varrà sicuramente la pena aspettare.

È il 28 settembre 2017: giorno di pubblicazione del tanto agognato bando.
Viene pubblicato in Gazzetta alle 23.59. Ahahahah, che burloni al Ministero! Ma d'altra parte è sempre il 28 settembre: hanno mantenuto la promessa.
C'è tutto! Una graduatoria unica (anche se con 3 scelte ex post), nuove modalità di svolgimento e, soprattutto, le tanto agognate MACROSEDI!
Tanta attesa ma le nostre speranze non sono state disattese.
Saremo più del doppio rispetto ai posti a disposizione ad affrontare questa prova, ma finalmente sarà un concorso degno di essere chiamato tale... dobbiamo solo studiare e dare il meglio di noi.

Si aprono le iscrizioni.
Paghiamo.
Carichiamo tutti i documenti.
Si chiudono le iscrizioni.
Sono uscite le sedi d'esame!
Quante!?
Dove!?
Non è possibile.
Ecco l'ennesima beffa: oltre 200 microsedi, aule di grandezza variabile dai 20 ai 200 posti, divise in 14 città. Ancora una volta condizioni di disparità per i candidati che affronteranno la prova.

Mesi di attesa, di ansia, di frustrazione, di prese in giro.
Nessuno a difendere veramente la nostra categoria, quella dei "camici grigi". Quelli ancora senza specializzazione, quelli che servono a tappare i buchi della sanità, quelli che aspettano da almeno 15 mesi di giocarsi la possibilità di un futuro lavorativo, quelli che devono sentirsi dei poveri "nessuno".
La verità, però, è che siamo QUALCUNO, abbiamo delle voci e soprattutto siamo dei PROFESSIONISTI.
Siamo giovani e bruciamo ancora dell'entusiasmo che molti dei nostri colleghi più anziani hanno perso, ma non ci è stata finora data la possibilità di far divampare la nostra fiamma.
Siamo stati messi in attesa, sotto una campana di vetro, ci è stato tolto l'ossigeno e ci stiamo spegnendo.
Perchè continuare in Italia? Nel paese che non ha perso mai occasione di prendersi gioco delle nostre speranze, che ha promesso serietà e trasparenza, equità e meritocrazia, senza poi mantenere queste promesse.
Abbiamo accettato tutto, aspettato e sperato, ma forse è proprio vero che "perchè tutto resti come prima è necessario che tutto cambi".

Tuttavia, nonostante le promesse infrante, le aspettative tradite e la sempre più radicata consapevolezza di un sistema ingiusto e marcio, il mio più grande rammarico deriva da un solo pensiero: quello che, tornando indietro, ai miei 18 anni, consapevole di quale sarebbe stato il mio destino da lì a 7 anni, una volta superato IL Test, forse non rifarei la stessa scelta.

Il 28 novembre è ormai vicino e tutti aspettiamo trepidanti di avere la nostra opportunità.
Ma chiediamo che le regole siano rispettate. E lo chiediamo non solo a chi dovrà far rispettare queste regole, ma anche, e soprattutto, proprio a chi dovrà rispettarle.
Chiediamo che il gioco al massacro finisca e che tutti possano affrontare il concorso in serenità, consapevoli che a vincere sarà finalmente il merito e non la furbizia.
Chiediamo di poter credere ancora nel Nostro Paese e nella nostra Professione, con la speranza di avere un futuro per cui valga davvero la pena aver tanto sudato.

Giulia, un "camice grigio".