Accedi Registrati

Login

Username *
Password *
Ricorda accesso

Crea un account

Tutti i campi con l'asterisco (*) Sono obbligatori.

CONGRESSO NAZIONALE MIF: ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO 2017-2018

Lo scorso Luglio c.a. si è tenuto a Roma il Congresso Nazionale di Medicinformazione necessario per il rinnovamento delle cariche del Direttivo;  hanno partecipato tutti i membri del Direttivo uscente, i Soci ordinari e i Soci fondatori.


Nel dichiarare i nuovi vertici ci teniamo a sottolineare che Medicinformazione non prevede, al suo interno, dinamiche gerarchiche pertanto tutte le decisioni vengono prese a larga maggioranza.


Ludovico Mineo, fondatore dapprima del Comitato Pro Concorso Nazionale  e Socio Fondatore di Medicinformazione, è stato nominato Presidente Onorario;  tra pochissimi giorni discuterà la tesi di specializzazione in Psichiatria presso l'Università di Catania diventando a tutti gli effetti un ex Medico in formazione (nell’accezione universitaria del termine).
Gli auguriamo una carriera ricca di soddisfazioni  convinti che, mai come in questo momento storico, di bravi Psichiatri ce ne sia davvero bisogno.



Diego De Angelis, Medico in Formazione in Pediatra presso l'Universita di Roma La Sapienza,  è stato confermato Presidente per il secondo anno consecutivo;

Fabio Cofano, Medico in Formazione in Neurochirurgia presso L'Università di Torino è stato confermato Vice-Presidente per il secondo anno consecutivo;

Andrea Milzi, Medico in Formazione in Cardiologia presso l'ospedale di Achen ( Germania) è stato confermato Amministratore e Tesoriere ;

Teresa Rozza, Medico in Formazione in Medicina intensiva presso il Parc Tauli de Sabadell (Barcellona, Spagna) è stata confermata Segretario Generale ;

Dario Trapani, Medico in Formazione in Oncologia presso l'Università di Milano è stato confermato Responsabile Nazionale per la Produzione e la Divulgazione Scientifica;

Sara Letizia, Medico in Formazione in Fisiatria  presso L'università di Foggia, è stata confermata Responsabile Nazionale dei rapporti con la FNOMCeO;

Carlo Ninivaggi, Medico in Formazione in Geriatria presso L'università di Padova, è stato confermato Responsabile Nazionale per il Lavoro e la Previdenza;  

Ettore Di Giovine, Medico in Formazione in Ortopedia presso l'Università di Modena e Reggio Emilia,

Luigi Pansini, Medico in Formazione in Neurochirurgia presso l'Università di Firenze,

Francesco Oliva, Medico In Formazione in Urologia presso l'Università Federico II di Napoli,

sono stati confermati Responsabili Nazionali del nucleo di Valutazione e Segnalazione delle Scuole di Specializzazione  per il terzo anno consecutivo;

Valentina Graniti, Medico in Formazione in Radiologia presso l'Università di  Sassari, è stata confermata  Responsabile Nazionale  della Medicina per il Sociale.  

 

I membri del direttivo sono  a disposizione di chiunque voglia confrontarsi in maniera costruttiva per migliorare il concorso di specializzazione ed il percorso di formazione specialistica.
Siamo Medici, amiamo il nostro lavoro e non abbiamo alcuna velleità politica o amministrativa, ci trovate nei reparti,  non nelle stanze dei bottoni.
Potete contattarci attraverso la nostra pagina fb MedicInFormazione o tramite e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

News from the UK: cambi in vista per i contratti dei Junior Doctors

In questi giorni in UK sta avendo luogo un intenso dibattito riguardo i cambiamenti che l’attuale governo (nella persona di Jeremy Hunt, attuale Health Secretary) vuole imporre ai contratti dei Junior Doctors, nel dichiarato intento di estendere la copertura del servizio sanitario nazionale (l’NHS) anche ai weekend, dato che “6000 persone ogni anno muoiono perche’ non abbiamo un efficiente servizio 7/71”. Cosa significa tutto cio’?

Bisogna fare una premessa e spiegare alcuni termini:

  • Junior Doctor: In breve tutti i medici, a eccezione dei primari;
  • BMA: British Medical Association, il sindacato dei medici britannico;
  • GP: General Practioner: il nostro Medico di Medicina Generale;
  • DDRB: Review Body on Doctors’ and Dentists’ Remuneration, ente che provvede raccomandazioni al governo sulle modifiche ai salari e ai contratti di medici e dentisti;
  • Banding: supplemento sul salario in base al numero di ore “antisociali” (notti, weekend, festivi); include inoltre delle misure per salvaguardare la salute dei medici (es. limite alle ore settimanali, pause obbligatorie durante i turni);
  • Fixed leave: periodo in cui (in alcuni ospedali) si e’ obbligati a prendere i propri giorni di ferie, impedendo ai Juniors di gestire, ad esempio eventi inattesi;
  • Industrial action: qualsiasi misura indetta da un sindacato per ridurre la produttivita’ come forma di protesta (es. sciopero)

(fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Industrial_action).

La storia inizia parecchio tempo fa: gia’ nel 2011 NHS Employers (l’associazione che rappresenta le fondazioni ospedaliere) inizio’ a studiare una soluzione per un nuovo contratto; nel 2014 la BMA si ritiro’ dal negoziato, in virtu’ della volonta’ di evitare di dover prendere decisioni capaci di pesare sulla patient safety, sul benessere dei medici e sulla capacita’ economica dell’NHS2. In seguito, nel 2015, la DDRB stilo’ un rapporto riguardo nuovi cambiamenti contrattuali necessari per i Junior Doctors e il governo auspico’ una ripresa del negoziato; ciononostante la BMA si rifiuto’, considerando l’attuale proposta ancor peggiore della precedente.

Il rapporto della DDRB su cui il governo ha incentrato la propria azione prevede, tra le altre cose3:

  • L’ estensione del “standard time” lavorativo da 60 a 90 ore a settimana ovvero dalle 07:00 alle 22:00 (attualmente 07:00-19:00). Si tratta delle ore non soggette a remunerazione aggiuntiva;
  • La fine del banding e delle “salvaguardie” (esiste una normativa europea, ma e’ meno stringente – un medico con un turno di 11 ore avrebbe a disposizione una sola pausa di 20 minuti);
  • La rimozione del supplemento di paga per chi e’ nel percorso formativo per diventare GP (che garantisce un salario pari a quello degli specializzandi ospedalieri) in favore di un aumento flessibile (giudicato incerto e a rischio di rimozione dalla BMA);
  • Incremento salariale basato sul grado di formazione in opposizione al sistema attuale basato sul numero di anni lavorativi trascorsi, con un numero inferiore di “gradini” salariali: la BMA teme che questa misura penalizzi chi decida di cambiare specialita’ o scelga di interrompere il lavoro per ricerca o per motivi familiari;
  • Nessuna azione riguardo ai fixed leave.

Il governo ha espresso a settembre l’intenzione di voler imporre il nuovo contratto, scatenando l’ira dei Junior Doctors che hanno sottolineato ripetutamente come gia’ esista un servizio nel weekend composto dai medici e dal personale di guardia, mancando pero’ un adeguato supporto (Imaging, Fisioterapia, Farmacia etc); la BMA ha previsto una industrial action, mentre centinaia di medici hanno manifestato a Manchester e a Londra4,5, giudicando le nuove condizioni dannose per la salute dei medici e quindi dei pazienti.

Va notato infine che il Galles e la Scozia hanno rifiutato l’imposizione delle nuove condizioni contrattuali (l’Irlanda del Nord non ha proferito in materia). Si teme che migliaia di medici decidano di emigrare in queste aree, oltre che in Australia (da sempre meta preferita dei britannici) e Nuova Zelanda, creando un danno immenso per l’ NHS.

In questi giorni sono in corso incontri della BMA con i medici di tutte le regioni al fine di decidere sulle azioni da intraprendere, ma la prospettiva di uno sciopero dei medici (il primo in circa 40 anni) si fa sempre piu’ reale.

 Articolo a cura di Shylock ( SHO in Mersey Deanery)

Fonti:

  1. https://www.gov.uk/government/speeches/making-healthcare-more-human-centred-and-not-system-centred (discorso di J. Hunt al King’s Fund)
  2. http://www.nhsemployers.org/your-workforce/pay-and-reward/national-negotiations/timeline-for-junior-doctors-contract-negotiations
  3. http://bma.org.uk
  4. http://www.manchestereveningnews.co.uk/news/greater-manchester-news/junior-doctors-march-through-manchester-10161403
  5. http://www.standard.co.uk/news/london/london-doctors-stage-whitehall-protest-over-government-contract-plans-a2957486.html

Lo schizofrenico status di specializzando: da medico strutturato a studente il passo è breve

Quante volte vi è stato ricordato che gli esami non finiscono mai? Devono aver ripensato a questa frase gli specializzandi di Pediatria dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza sottoposti ad un calvario non indifferente. Di giorno lavoratori a tempo pieno nelle corsie del policlinico Umberto I  di notte studenti impelagati tra appunti dispense e registrazioni per superare i numerosi esami annuali cui sono sottoposti.
Portando ad esempio il 1° anno di scuola di specializzazione , gli specializzandi devono superare UNDICI esami alcuni dei quali articolati in una prima parte scritta e una discussione orale. Appare evidente che il carico sarebbe notevole finanche per uno " studente di professione" figuriamoci per un medico che passa   dalle 8 alle 12 ore in reparto e che deve ritagliarsi il tempo per studiare la sera, assonnato, stanco e magari con in testa l'abstract da inviare o la sindrome rara incontrata in reparto la mattina e obbligatoriamente da approfondire.
Si torna dunque all'origine dei problemi : è corretto inquadrare come semplice studente ( da un punto di vista fiscale, contrattuale e non solo ) un medico abilitato che fa diagnosi, prescrive terapie ed è  spesso il punto di riferimento per i pazienti stessi e per i loro familiari?
Per quale motivo i medici specializzandi sono costretti a pagare tasse (salatissime) all'Università se sono loro che forniscono un servizio alla struttura e non viceversa?
Per quale motivo sono sottoposti a doppia tassazione INPS- ENPAM sui loro già magri stipendi?
Perché le tasse che pagano e che aumenteranno di anno in anno sono a " fondo perduto" e non vengono riconosciute come contribuiti a tutti gli effetti?
Per quale motivo le 38 ore lavorative settimanali diventano 50-60 senza che nessuno abbia la forza per far valere i diritti contrattuali?
Forse è davvero arrivato il momento che la formazione del medico sia affidata parzialmente alla rete ospedaliera e al territorio?
Forse è arrivato il momento di essere trattati da colleghi a 360 gradi e non " per intervalla insanie" ?
Tante domande, tanta retorica, un'unica soluzione: rivendichiamo i diritti acquisiti ( non senza fatica) e pretendiamo il rispetto che si deve ad ogni professionista, giovane o meno.